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Serie A, Inter difesa d’acciaio: il record che non ti aspetti

6 SETTEMBRE
CALCIO/SERIE A

Nonostante i tanti cambi in estate, la squadra di Simone Inzaghi sta mostrando una grande solidità: zero gol subiti dopo tre giornate, un primato che non si ripeteva dal 1966

SPORT TODAY

Nove punti, otto gol fatti e zero subiti. Sono i numeri, impressionanti, in questo avvio di campionato per l’Inter. I nerazzurri di Simone Inzaghi sono a punteggio pieno e sabato 16 settembre alle 18 si giocano un derby da primato contro il Milan, un fatto che non accadeva dal 1962.

La ThuLa (Thuram e Lautaro Martinez) ha già soppiantato la LuLa (Lukaku e Lautaro Martinez) e i tifosi della Benamata sognano in grande. A fare notizia è la grande solidità difensiva mostrata nei primi tre match di campionato, con l’Inter che ha blindato la propria porta vanificando gli attacchi di MonzaCagliari e Fiorentina. Il big match contro il Diavolo rappresenterà un banco di prova importante anche per il pacchetto arretrato.

Inter, quanti cambi in difesa!

Tanti i cambi dietro, con gli addii di Onana - via anche Handanovic - e Skriniar su tutti che hanno cambiato il volto della fase difensiva nerazzurra. Beppe Marotta e Piero Ausilio, però, sono riusciti a rimpiazzare alla grande i partenti portando a Milano Sommer e Pavard dal Bayern Monaco. Vista l’assenza per infortunio di Acerbi, Inzaghi si è affidato a Stefan de Vrij, piazzato al centro della difesa a tre e sembrato rivitalizzato in questi primi tre turni. Poi il tecnico piacentino ha confermato l’alfiere Matteo Darmian e il regista arretrato Alessandro Bastoni - dai suoi piedi partono quasi tutte le azioni dell’Inter -. Solo 7’ per l’altro neoacquisto Bisseck, arrivato per circa 7 milioni di euro in estate dall’Aarhus, subentrato proprio a Darmian nel finale del match contro il Monza vinto 2-0 con la doppietta del Toro Lautaro Martinez.

Inter, difesa di ferro: nel 1966 la beffa dell’ex

Sommer, Darmian, De Vrij, Bastoni: una sorta di filastrocca che i tifosi nerazzurri stanno imparando quasi a memoria in questo avvio di stagione. Come detto, una partenza a spron battuto per la squadra di Simone Inzaghi che ha fatto registrato dei dati difensivi da record: la Beneamata non iniziava un torneo di Serie A con tre vittorie nelle prime tre collezionando altrettanti clean sheets dal 1966. All’epoca la squadra allenata da Helenio Herrera riuscì a mantenere la porta inviolata contro Foggia, Vicenza e Atalanta, incassando la prima marcatura al 29’ della sfida interna contro la Spal. Una firma d’autore, quella di Fabio Capello, che non impedì però ai nerazzurri di imporsi per 2-1. Alla fine furono 22 i gol subiti e lo scudetto andò però alla Juventus, con l’Inter che dopo aver condotto la classifica per tutto il campionato si fece beffare proprio all’ultima giornata cadendo in casa del Mantova sotto il colpo dell’ex Beniamino Di Giacomo, 34 presenze e 13 reti in campionato e uno scudetto e una Coppa Campioni in bacheca nel suo biennio nella Milano nerazzurra. I tifosi interisti si augurano un finale diverso e sognano di riconquistare il tricolore a due anni dal trionfo firmato Antonio Conte - nel 2020-21 soltanto 35 i gol subiti, miglior difesa del campionato -. Tanto passa dalla tenuta della retroguardia, quella che attualmente sta facendo le fortune di Simone Inzaghi.

Inter-Fiorentina, le foto

Getty ImagesL\'Inter ha vinto senza subire gol le prime tre partite di questo campionato: non iniziava la Serie A così dal 1966

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