Tebas: "La Serie A potrebbe essere come la Premier League, eppure..."

Ospite dell'evento Social Football Summit 2023, l'ormai ex presidente della Liga Javier Tebas - ha rassegnato le dimissione proprio poche ora fa, ma è solo una decisione strategica - ha tracciato un bilancio sul futuro del calcio allontanando ancora una volta l'ipotesi Superlega: «Il calcio in questo momento vive una situazione di stress, noi dobbiamo cercare di comprendere quello che sta avvenendo, ma molti fanno fatica. I club non avevano mai avuto prima la chance di arrivare in tutto il mondo, adesso la situazione è nettamente cambiata e va sfruttata adeguatamente. Dobbiamo comprendere quello che è il cambiamento e riuscire a cogliere il trend. L’esperienza del calcio, in futuro, sarà completamente diversa, le federazioni dovranno guidare attraverso questo cambiamento. Non spetterà ai club, bisognerà agire a livello federale. Chi appoggia la Superlega si sbaglia totalmente. Così come chi gonfia i valori dei calciatori, chi compie sponsorizzazioni fittizie».

Tebas sulla Serie A

A proposito del sistema calcio italiano, Tebas ha fornito la sua visione: «Se ci sono dei tornei nazionali che possono avvicinarsi alla Premier League uno di quelli è il campionato italiano. Ci sono basi solide importanti e storicamente la Serie A è sempre stato un brand forte, che però va consolidato. La peculiarità dei diritti tv italiani è un modello molto interessante, dobbiamo abituare a forme di non esclusività nella concessione dei diritti tv. Faccio un passaggio sui vantaggi fiscali: non vanno eliminati, ma l’Italia ha un problema di Fair Play Finanziario interno. Ci sono proprietà che mettono soldi nei propri club, continuando a investire e perdere. La ratio è persino superiore rispetto a quello della Premier, mancano gli investimenti a crescere, come per esempio quelli legati agli stadi». 

Getty ImagesJavier Tebas