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Zé Maria schoc: "Una tifoseria mi rigettò per il colore della mia pelle. E Acerbi..."

29 MARZO
CALCIO/SERIE A

L'ex giocatore del Parma ha raccontato un aneddoto che lascia senza parole, dopo aver commentato il caso Acerbi-Juan Jesus

SPORT TODAY

Il razzismo è un tema sempre attuale in Italia - e non solo - tornato a essere argomento caldo di discussione dopo la vicenda che ha coinvolto Acerbi e Juan Jesus. Tante le polemiche intorno a quanto accaduto e al modo in cui è stata gestita una situazione, conclusasi - a livello giuridico - con l'assoluzione del difensore dell'Inter. Intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss, Zé Maria, ex giocatore del Parma, ha prima commentato il caso inerente i due centrali e poi ha raccontato un aneddoto scioccante:

«Il caso Acerbi-Juan Jesus? Mi meraviglio che succedono ancora queste cose tra colleghi e nel mondo del calcio in generale. Predichiamo sempre che ci sia fratellanza anche tra noi giocatori, e poi vediamo queste cose. Siamo tutti bravi a parlare e poco bravi ad eseguire. Il Napoli fa bene a reagire in questo modo e difendere Juan Jesus. Poche volte ho visto Juan arrabbiarsi, ha parlato con l’arbitro che sicuramente ha sentito e se non l’ha sentito ha sicuramente visto Acerbi che chiede scusa, ma scusa per cosa? Ad Acerbi bastava solo riferire la verità, riportare quello che aveva detto».

Rifiutato dai tifosi

«A me è successo che qualche tifoseria non mi ha voluto per il colore della mia pelle. Quando dovevo andare al Verona e uscì la voce sui giornali, il mio procuratore era Pastorello e mi avvisò della reazione dei tifosi dell’Hellas contro di me. A quel punto non mi è interessato più andare lì. Quando è venuto fuori il caso Maignan, ho incontrato Thuram e altri personaggi del calcio che sono stati vittime di razzismo e abbiamo concordato che nel periodo in cui giocavamo noi non abbiamo avuto il coraggio di denunciare. Dovevamo avere la forza di uscire dal campo, magari provando ad avere anche l’appoggio dei nostri avversari. Avremmo dato un segnale molto importante».

Ze Maria

Getty ImagesZé Maria in azione ai tempi del Parma

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