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È un'ala statunitense, giocherà con il numero 11 sulla schiena e ha abbastanza talento da far sognare i tifosi del Milan. Il suo nome è Christian Pulisic (con la “c” dura, non alla slava), il nuovo gioiello del club rossonero, pronto a incantare San Siro con la sua classe e il suo carisma. Nato il 18 settembre 1998 a Hershey, Pennsylvania, ha vissuto una rapida ascesa nel mondo del calcio. Cresciuto in una famiglia di origini sportive, il padre ex calciatore e la madre ex calciatrice (i due si sono conosciuti proprio così), il destino di Christian sembrava scritto sin dal principio. La sua storia calcistica ha avuto inizio nei campi del Pennsylvania Classics, una delle migliori accademie giovanili negli Stati Uniti. Con il passare degli anni, quel talento dall’altra parte dell’Oceano Atlantico ha attirato l'attenzione degli osservatori internazionali e ha fatto il grande passo verso l'Europa, firmando con il Borussia Dortmund all'età di soli 16 anni.
L'esplosione di Pulisic è stata fulminea: ha debuttato in Bundesliga a 17 anni e ha segnato subito il suo primo gol in campionato, diventando il più giovane marcatore straniero nella storia del torneo tedesco. Da quel momento, il suo nome ha iniziato a circolare ancora di più in giro per il mondo e la sua carriera ha continuato a crescere senza sosta. Grazie alle sue prestazioni straordinarie con il Dortmund (dove è rimasto per quattro stagioni), infatti, è stato notato dal Chelsea, che ha deciso di puntare su di lui. Il trasferimento in Premier League è stato inizialmente un successo, e Pulisic ha proseguito la ascesa. Con i Blues ha vinto importanti trofei, tra cui la Champions League, la Supercoppa Europea e la Coppa del Mondo per Club. Poi, così come tutta la squadra, ha vissuto una fase di declino, che lo ha portato a salutare dopo quattro anni a Londra. Ora, il destino ha voluto che la sua storia si unisse a quella del Milan. Che sì, lo ha scelto per le sue qualità e confidando in un suo rilancio. Ma anche e soprattutto per la nazionalità, statunitense proprio come quella della proprietà.
PREGI E DIFETTI
Tra i punti di forza di Christian Pulisic spiccano la sua velocità esplosiva (che sfrutta nei cambi di direzione) e il fiuto per il gol. È un'ala versatile, in grado di giocare su entrambe le fasce. La sua tecnica e la facilità nel dribbling gli consentono di superare gli avversari con facilità, creando spazi e occasioni. Inoltre, nonostante la giovane età (ha appena 24 anni) le sue esperienze in Bundesliga e Premier League (oltre a quelle con la sua nazionale, di cui è capitano e uomo simbolo) lo rendono un giocatore maturo.
Per quanto riguarda i punti deboli, uno dei principali risiede nella sua propensione a subire infortuni muscolari, un aspetto che ha limitato a tratti la sua continuità in campo. La sua struttura fisica esile, che rappresenta un vantaggio per quanto riguarda la rapidità, potrebbe essere al tempo stesso un fattore che contribuisce a tale problematica. Nel corso della sua carriera è stato anche criticato per la sua tendenza a forzare il gioco o prendere decisioni affrettate sotto pressione.
CURIOSITÀ E ANEDDOTTI
Fuori dal campo, Pulisic è un ragazzo dal carattere umile e determinato. Nel suo libro (sì, ne ha già uno) e nelle interviste, ha sempre parlato della sua dedizione per il calcio e della passione sconfinata per il gioco. In questo lo ha aiutato la famiglia, che lo ha sostenuto nelle difficoltà e ha contribuito a forgiarne il suo carattere. Sebbene sia cresciuto in Pennsylvania, negli Stati Uniti, ha trascorso un anno della sua infanzia in Inghilterra a causa del lavoro della madre. Questo ha influito sulla sua passione per il calcio europeo sin da piccolo. È proprio in quel periodo che ha sviluppato una predilezione per il Liverpool, ammirando in particolare il capitano di quell’epoca, Steven Gerrard.
Getty ImagesChristian Pulisic, Milan