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«Sono un jolly del centrocampo, amo creare occasioni». Così si è presentato al Milan Tijjani Reijnders, centrocampista olandese classe ’98 che la società rossonera ha prelevato dall’AZ Alkmaar per una cifra che si aggira attorno ai 20 milioni di euro. Per niente timido il talento di Zwolle, già nel giro della Nazionale, col ct Koeman che lo ha inserito nella lista dei pre-convocati per l’ultima Final Four di Nations League, salvo poi optare per altre scelte, ma facendo assaggiare un po' dell’ambiente Orange a Reijnders, che presto si augura di vivere da protagonista. Il talento c’è, in Olanda lo sanno da tempo, ma non solo: il suo nome infatti era finito sul taccuino di tanti club in giro per l’Europa, solo in Italia la Lazio, il Napoli e la Fiorentina erano interessate a lui, oltre a diverse squadre inglesi e allo Sporting Lisbona.
Alla fine l’ha spuntata il Milan di Pioli, che gli ha già affidato le chiavi del centrocampo, smarrito dopo l’addio di Tonali. Reijnders muove i suoi primi passi da calciatore tra WVF Zwolle e PEC Zwolle, alternando queste esperienze a quella col Twente, sempre a livello di settore giovanile. Il debutto in Eredivisie arriva a 19 anni, in maglia PEC Zwolle, poi l’AZ gli mette gli occhi addosso e non li stacca più. Dopo una breve parentesi ad Alkmaar, viene mandato in prestito a farsi le ossa la Waalwijk, prima di fare rientro alla base in pianta stabile dalla stagione 2020/2021. Passano i mesi e i suoi minuti in campo aumentano, tant’è che dall’annata successiva (2021/2022) diventa uno dei titolari inamovibili nel centrocampo dell’AZ, come pedina del 4-2-1-3 di Pascal Jansen. Chiuderà con 40 presenze e 4 gol, tra campionato e Conference League, numeri che vengono confermati e migliorati a dismisura nella passata stagione, in cui esplode in maniera definitiva. 54 presenze su 54 tra Eredivisie, Coppa d’Olanda e Conference League, tutte dal primo minuto. Cifre da record mondiale (4843 minuti complessivi in campo, tutti quanti da titolare), affiancati da 7 gol e da 12 assist. Intoccabile e inarrestabile.
PREGI E DIFETTI
Il Milan potrebbe aver davvero piazzato il colpo dell’estate. I numeri citati qui sopra parlano di un elemento di enorme affidabilità, che casca a pennello sul puzzle rossonero privato quest’anno di un punto di riferimento a tutto tondo come Tonali (senza tenere in considerazione l’assenza di Bennacer, che ne avrà ancora per un po'). Quasi 5mila minuti giocati in una sola stagione dimostrano una condizione e un’integrità fisica da vendere, di cui il Milan potrà trarre beneficio, ma non solo. I 7 gol (di cui 4 in Europa) e i 12 assist dell’ultima stagione rappresentano un altro interessante biglietto da visita per il nostro campionato.
Un metro e 85 di tecnica e sostanza, Reijnders nasce come centrocampista centrale, ma è in grado di ricoprire anche il ruolo di mezzala o trequartista. Incursore, bravo negli inserimenti e nel gestire il controllo del pallone sotto pressione, è abile anche nel concludere dalla media distanza. «Sono un numero 8 che costruisce il gioco», così si è descritto, anche se chi pensa che l’olandese sia l’esatta copia di Tonali sbaglia, non potendo garantire in fase difensiva lo stesso ritmo e la stessa copertura nei duelli e nel pressing. Più qualità e forse un po' meno quantità, ma resta un talento tutto da scoprire.
CURIOSITÀ E ANEDDOTI
Figlio d’arte, suo papà Martin è stato tra le altre l’ex attaccante di Den Bosch e Haka (Finlandia) nei primi anni 2000, Tijjani Reijnders ha origini indonesiane per via della madre. E proprio papà Martin ha deciso di chiamarlo Tijjani in onore di Babangida, leggenda della nazionale nigeriana e dell’Ajax, squadra della quale è tifoso. In famiglia il calcio scorre nelle vene, anche suo fratello Eliano infatti, trequartista classe 2000, è calciatore professionista nello Zwolle. Chissà che non ripercorra anche lui le orme del nuovo acquisto del Milan.
Getty ImagesTijjani Reijnders, Milan