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A un anno e mezzo dall'operazione al cuore, che ne ha comportato il ritiro agonistico, Sonny Colbrelli ha raccontato a 'La Gazzetta dello Sport' le emozioni che proverà a ripercorrere sull'ammiraglia la Regina del Pavè, di cui è stato l'ultimo italiano vincitore (per gli azzurri sono 14 i trionfi in 114 edizioni).
"Spesso tocco, accarezzo, guardo il trofeo, la pietra che viene data in premio; poi la mano va a cercare il defibrillatore che ho dentro il corpo, convivo con queste due sensazioni. Sembra ieri, è una bella emozione rivedere l'immagine della premiazione: una vittoria che ripaga di tutti i sacrifici fatti, sono riuscito a ricevere un premio alla carriera prima che questa finisse; a volte dimentico di avere un defibrillatore, poi quando lo tocco ricordo quella brutta giornata che io e le persone a me vicine hanno dovuto affrontare. Sento spesso il dottor Borja Saenz de Cos, se sono ancora in vita lo devo a lui: vorrei andare a trovarlo e a fare una pedalata assieme a lui a Girona" spiega ripercorrendo la 'sliding door' 3 ottobre 2021 - 21 marzo 2022 il 32enne.
"ll rimpianto? Ero all'apice della carriera, non avevo paura di niente e di nessuno: avrei avuto 2-3 stagioni molto buone davanti a me, ho capito quanto siamo fragili, da invincibile sono andato vicino a morire" è la considerazione del ragazzo di Desenzano del Garda, vittorioso in 33 occasioni su strada, che ha aperto un nuovo capitolo della sua vita "Sarò sulla seconda ammiraglia della Bahrain-Victorious: non è facile il ruolo di direttore sportivo, i corridori non mi considerano ancora così. Taglierò sul percorso in maniera da farmi trovare nei posti-chiave, alla Sanremo sono stato su Poggio e Cipressa, domenica sarò nel tratto di pavé della Foresta di Arenberg; poi sarò alla Freccia del Brabante, che ho vinto nel 2017, e alla Amstel Gold Race, dove sono salito sul podio l'anno precedente. Proverò a dare indicazioni ai corridori, per quanto il ciclismo moderno vada a mille all'ora".
Le considerazioni finali sul ciclismo del giorno d'oggi si intrecciano a qualche pronostico: "Sarebbe stato bello sfidare i vari Pogacar, Van Der Poel, Van Aert, Evenepoel: quando partono, fatichi a stare alla loro ruota; mi immedesimo nello sloveno, anch'io ho sempre provato a fare la corsa; azzardo un pronostico, Filippo Ganna può vincere, troppo facile dire Van Aert e Van Der Poel: è una corsa imprevedibile, in passato l'hanno vinta Vansummeren e Hayman, lui si deve far trovare davanti nei momenti importanti, a patto di essere quello visto alla Sanremo. Possono fare bene, tra i nostri, Trentin e Ballerini: sono pretendenti autorevoli anche Van Baarle, vittorioso un anno fa, e Van Der Poel, che ha il dente avvelenato per la seconda posizione di domenica, è pronto per prendersi subito la rivincita. E' un ciclismo logorante quello di adesso, è difficile competere sino a 37-38 anni".
Getty ImagesParigi-Roubaix: le foto del trionfo di Colbrelli