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Giacomo Agostini ha ben impresse in mente le immagini dell'incidente che nel Gp di Catalogna ha visto vittima, tra gli altri, Pecco Bagnaia: “Fortunatamente è andato tutto bene, non si è fatto niente. Quindi non ci penserà più di tanto. Certo, in tv ha fatto molta paura vedere quelle immagini, ha ricordato l’incidente di Simoncelli e questo ci ha scottati un po’ tutti. Qualcuno da lassù ha guardato e lo ha protetto. Ma è una paura che si dimentica“.
Maggiore sicurezza sui circuiti, Agostini ha fatto una proposta: “La settimana scorsa ho parlato con Carmelo Ezpeleta, il capo della Dorna, sulla sicurezza nelle fasi di partenza. Una volta si partiva a spinta e si arrivava alla prima curva un po’ staccati l’uno dall’altro. Ora i piloti arrivano tutti insieme e vogliono frenare il più tardi possibile. Non possiamo certo pretendere che qualcuno faccia passare l’altro, c’è la competizione. Ho suggerito allora di staccare le file della griglia di partenza, così da non arrivare in 20 alla prima curva. È una cosa talmente semplice e banale che non capisco perché non possa essere adottata. L’incidente potrà verificarsi comunque, ma la percentuale si ridurrebbe se si arrivasse un po’ più sfaldati. Le qualifiche servono per questo“.
Nessuna accusa ai piloti, assolutamente innamorati di quello che fanno e per questo considerati incoscienti: “Quando intraprendi questa attività sai bene che può succedere. Non siamo così incoscienti, ma siamo innamorati dello sport che facciamo. Si può morire anche andando in macchina o in bicicletta. È dunque inutile che ci sorprendiamo se vediamo i piloti risalire in sella dopo un incidente o una caduta come quella di Bagnaia. L’importante è migliorare e modificare la sicurezza, anche se al 100% non l’avremo mai“.
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