Domenicali e la FIA puntano il Sudafrica

SI amplia, come ormai succede da un paio di anni a questa parte, l'offerta dei Gp mondiali nel circus della F1. Da una parte l'obiettivo della Fia è molto semplice, ovvero quello di essere più capillari possibile. Il fenomeno della Formula uno è in grande ascesa e lo dimostrano le nuove gare americane. Dall'altra parte però, bisogna anche confrontarsi con le difficoltà incontrate dalle varie scuderie per allestire prove e gare con una cadenza mensile molto alta, che non a tutti piace.

Il Sudafrica è uno di quei posti ancora non toccati dalle gare di F1, o meglio, abbandonate dal lontano 1993. Adesso invece anche il continente nero potrebbe tornare ad essere protagonista e ad essere inserito nel già fitto calendario di gare.

Stefano Domenicali ha parlato della situazione in merito al tracciato di Kyalami, ammettendo che le trattative stanno procedendo bene e che presto si dovrebbe giungere all’epilogo della trattiva. Il CEO del Circus ha poi voluto tranquillizzare tutti confermando che non ci saranno più di 23 o 24 gare in una stagione.

“Se arrivassimo a far disputare 30 Gran Premi non saremmo ragionevoli – ha affermato il CEO di F1 Stefano Domenicali a L’Equipe – La nostra idea, come abbiamo sempre detto, è di rimanere a 23 o 24 gare”.

Parlando della situazione legata al Sudafrica, Domenicali ha detto: “Siamo un campionato del mondo, ma purtroppo l’Africa al momento non c’è. Le discussioni come una trattativa, stanno andando avanti di pari passo e penso che avremo una risposta rapidamente. Il mio sogno o comunque la mia aspettativa è quella di poter girare li con Lewis Hamilton ancora in attività, mi piacerebbe molto, visto che proprio lui è da anni, uno dei più impegnati per portare la F1 in Africa”.

getty imagesStefano Domenicali