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Continua il pressing di Michael Andretti verso la F1, l'iridato 1978 ha annunciato una volta di più l'intenzione di sbarcare nel 'Cirucs' con il team (la sede sarà negli USA, la struttura di supporto in Gran Bretagna) Andretti-Cadillac, quest'ultima in rappresentanza della General Motors.
In attesa di poter esprimere la formale dichiarazione di interesse, sfruttando l'apertura del presidente della F1 Ben Sulayem, l'altra carta da calare nel 'Circus' è l'interesse del pubblico statunitense, che avrà modo di seguire dal vivo un terzo GP nel 2023, con il ritorno di Las Vegas: "Siamo adatti a diventare un nuovo team di F1, possiamo apportare valore al campionato, oltre a dare emozione ai fan. Sono orgoglioso di avere General Motors e Cadillac al nostro fianco: General Motors e Andretti condividono l’eredità nata dall’amore per le corse. Ora abbiamo l’opportunità di unire le nostre passioni per gli sport motoristici e di costruire una vera offerta americana al mondo della F1: seguiremo da adesso le procedure previste dalla FIA nel processo di valutazione".
Fa da contraltare General Motors con la nota del presidente Reuss: "Siamo onorati di collaborare con Andretti Global in questo momento storico, abbiamo una ricca tradizione negli sport motoristici e siamo entusiasti della prospettiva di unirsi ad Andretti Global per formare un team americano che contribuirà a stimolare l’interesse per la F1. Cadillac e F1 hanno entrambe un crescente appeal, il nostro marchio ha fascino motoristico di un secolo e più e saremmo orgogliosi di avere l’opportunità di portare l’innovazione e il design USA alla F1".
Secondo le indiscrezioni di 'Formula Passion', General Motors non progetterebbe una power unit da zero, ma cercherebbe di collaborare con un'organizzazione presente in F1, come la Alpine: gli statunitensi si occuperebbero principalmente di combustione, turbo e tecnologia delle batterie, impegnandosi in prima persona su telaio e aerodinamica, come Alpine stessa, Ferrari e Mercedes.
Toccherà a F1 e FIA fare un passo in avanti, ma l'idea di dividere per 11 Scuderie i proventi attuali è nodo da sciogliere, come esplicita il laconico comunicato di risposta: "In questo momento c’è grande interesse per il progetto F1, con una serie di conversazioni che proseguono. Vogliamo garantire che il campionato rimanga credibile e qualsiasi richiesta di ingresso sarà valutata dalle parti interessate in base a criteri che soddisfino tale obiettivo. Ogni richiesta di ingresso di nuovi concorrenti richiede l’accordo sia della F1 che della FIA, le notizie di oggi dagli Stati Uniti sono l'ulteriore prova della popolarità e della crescita del Mondiale di F1 sotto la guida FIA. È gratificante l'interesse di due marchi iconici come General Motors Cadillac e Andretti Global“.
Getty ImagesAccordo Andretti-General Motors