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L'errore di Hamilton a Imola poteva costare molto caro al campione inglese, ma alla fine - anche grazie alla bandiera rossa - il pilota della Mercedes è ripartito dalla 9° posizione, riuscendo ad arrivare secondo al tragurado. Dopo esser finito nella ghiaia, tanti tifosi hanno discusso però sulla manovra di Hamilton per liberarsi dalla via di fuga, grazie all'utilizzo della retromarcia.
Il regolamento della F1 sottolinea che è “permesso utilizzare la retromarcia nelle condizioni in cui sia sicuro farlo”. Per tanti non era il caso di Hamilton, così il direttore di corsa Michael Masi ha provato a fare chiarezza: “Guardando l’incidente in quel momento, l’inversione di marcia dalla ghiaia, ascoltando le comunicazioni radio di Lewis tra lui e la sua squadra, lo stavano assolutamente consigliando per tutto il tempo su dove fosse”, ha commento l’uomo della FIA al sito RacingNews365.
“Quindi, in quella particolare circostanza - ha aggiunto Masi - non prenderei in considerazione la possibilità di segnalarlo ai commissari. È necessario rivedere l’insieme completo delle circostanze che ruotano intorno all’episodio” ha concluso.
Masi ha fatto riferimento anche alle comunicazioni radio intercorse tra Hamilton ed il suo ingegnere di pista Peter Bonnington, per dimostrare come tutto sia stato svolto seguendo le norme di sicurezza. "Bono" avrebbe suggerito al pilota inglese: “Ok Lewis, vedi se riesci a muoverti. Ok – comunica Bonnington via radio – Alonso sta arrivando. Poi Mazepin, Sainz, Gasly e Vettel. Sta arrivando l’auto di Ricciardo”, l’ultima indicazione, con Hamilton che intanto tornava in pista.
Getty ImagesLewis Hamilton