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F1, il consiglio di Eddie Jordan alla Ferrari: "Usi il metodo John Barnard"

8 AGOSTO
MOTORI/FORMULA-1

Il costruttore irlandese ricorda l'esperienza a cavallo tra gli Anni 80 e 90: "A Maranello c'è competenza, ma è un ambiente particolare, ai tempi la vettura era al 90% fabbricata in Gran Bretagna".

SPORT TODAY

Non pare abbia dato i frutti sperati l'avvicendamento al muretto di Maranello tra Mattia Binotto e Frederic Vasseur: la Red Bull è corazzata che veleggia verso record leggendari e sinora la Rossa ha raccolto solamente tre podi (sempre con Charles Leclerc, che ha acciuffato George Russell in 5a piazza nel Campionato Piloti), a Baku, Zeltweg e Spa.

Sono 123 i punti che soppesano il bottino lasciato per strada rispetto al 2022 e la rivoluzione in corso è tutt'altro che completata, quindi un giudizio sul nuovo corso sospeso, ma un dirigente esperto quale Eddie Jordan (che aveva dato vita all'attuale Aston Martin) suggerisce a 'Formula For Success' qualche idea: "Se fossi a capo della Ferrari prenderei come riferimento gli anni vincenti di Michael Schumacher e lavorerei sui dettagli, come quando portarono a Maranello i vari Rory Byrne e Pat Symonds; l'ambiente italiano è 'differente', seppur brillante, quindi ripercorrei il 'metodo' John Barnard, quando la vettura migliorò, venendo fabbricata al 90% in Gran Bretagna".

 

Eddie Jordan

Getty ImagesAi tempi del muretto, con Niki Lauda

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