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F1, Sergio Perez: "Non sono qui per pensare di arrivare secondo"

17 GIUGNO
MOTORI/FORMULA-1

Il messicano della Red Bull ammette di rispettare gli ordini di scuderia, ma si considera comunque in lotta per il campionato.

SPORT TODAY

Abbiamo visto tantissime volte il messicano Sergio Perez sacrificarsi per la squadra, fare una gara magari più limitata perchè in quel momento era meglio così per la Red Bull. Qualche gara fa c'è stato un breve litigio, ma ora Checo conferma di non aver nessun tipo di problema a obbedire a ordini di scuderia se questo può aiutare il box nella gestione della corsa.

Dopo la vittoria a Monaco, comunque, Perez non è che si nasconda, continuano comunque a puntare al bersaglio grosso:

"Ho parlato con calma con tutta la scuderia. La squadra ha la mia totale fiducia. Ordini di scuderia? Se mi domandassero qualcosa lo farei. Non vedo il senso nel non farlo. Il 2022 sta andando in modo anche migliore di quello che pensavo Tra me e Verstappen c'è abbastanza rispetto si. È una sfida pazzesca per me averlo come compagno di box. Però, se mi trovassi qui pensando di arrivare secondo, sarebbe meglio che restassi a casa. Mi trovi qui dato che desidero vincere e sono convinto di potercela fare. Credo di guidare a un livello enormemente alto. Riuscire ad avere questo livello ogni weekend, e per tutto l'anno, è ciò che mi porterà alla lotta per il titolo mondiale”.

Sergio Perez

Getty ImagesSergio Perez

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