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Frederic Vasseur sta conoscendo man mano la scuderia Ferrari, tra gli alti (pochi) e i bassi (molti) di questo Mondiale di F1. Si può fare un'analisi della prima parte di stagione, visto che mancano solo due Gp alla pausa estiva: “Stiamo lavorando per migliorare i punti deboli, l’approccio più giusto rispetto a cercare di copiare i rivali. Abbiamo fatto un buon passo avanti dopo l’Australia e un altro dopo Barcellona, anche se ci sono ancora debolezze, specie nelle condizioni estreme. A volte quando introduci un nuovo pacchetto e hai poco tempo per provarlo, fai fatica a capire se hai utilizzato un assetto sbagliato. Magari ti aspettavi di guadagnare un decimo e mezzo e poi ne hai perso uno perché non avevi il set-up corretto. Quindi una volta che introduci un aggiornamento è fondamentale capire in che modo va sfruttato”, queste le sue parole a Motorsport.com.
A Silverstone si sono visti anche i soliti errori di strategia tra qualifiche e gara, con la grana gomme in primo piano: “Abbiamo iniziato con le intermedie, ma siamo passati subito alle slick. Sapevamo che la situazione sarebbe migliorata e non volevamo bruciare un set di gomme soft. Da fuori è facile criticare gli strateghi, ma a volte vengono commessi errori perché è sbagliato il numero di giri che si possono percorrere con le mescole a disposizione. A volte ci viene detto che una certa gomma non può durare più di 15 giri, ma poi se ne coprono di più: se ciò accade non è colpa dello stratega, ma del gommista”.
Vasseur è comunque una persona ottimista: “Il gap con la Red Bull ora è minore. È vero però che alle spalle di Max c’è un gruppo di quattro team che sono racchiusi in due decimi, quindi il set-up e le performance dei piloti possono fare una grande differenza, ma anche gli errori fanno parte del gioco. Sicuramente abbiamo pagato un gap. Non è stata solo una questione di performance pura, perché è successo qualcosa che è andato a intaccare la confidenza dei piloti sulla vettura. Quando entri in curva e hai una perdita di carico aerodinamico, ciò determina anche un calo del bilanciamento e, quindi, si inizia ad accusare sottosterzo”.
Vasseur entra più nei dettagli della Sf-23: “Non abbiamo una stabilità prestazionale: giro dopo giro perdiamo performance dei nostri piloti, perché non hanno mai le stesse condizioni e perdono fiducia nella macchina. Dobbiamo cercare di mettere i piloti più al centro delle nostre priorità. Non sarà il modo più semplice e nemmeno quello più veloce. Sarebbe molto più facile aggiungere carico aerodinamico ovunque. E così accade che da un fine settimana all’altro abbiamo prestazioni molto differenti. Abbiamo buone sensazioni in un GP mentre, nel successivo, può succedere di fare male”.
Il team principal di Maranello non vuol sentire parlare di contratti, con quelli di Charles Leclerc e di Carlos Sainz che scadono nel 2024: “Sono stato chiaro ad inizio stagione: ho bisogno di conoscere il team, ci vogliono mesi. I due piloti hanno ancora un contratto di un anno. Non è una questione che deve essere discussa ora. Ne parleremo sicuramente in futuro, ma non è la prima preoccupazione. La priorità, per tutti, è concentrarsi sul team, soprattutto in questa stagione. Non voglio che ci siano elementi di distrazione”.
Arriva nel fine settimana Budapest: “Di solito andiamo meglio nelle curve lente e quelle a novanta gradi per cui possiamo sperare in una pole position. Credo che il fattore chiave potrebbe essere il vento. Ma anche Spa potrebbe essere una pista che si sposa bene con le caratteristiche della nostra monoposto”.
Getty ImagesLa Ferrari rincorre