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Si è chiusa la stagione di Formula 1 e arriva il momento di tirare le somme. Altra annata dominata dalla Red Bull, altra stagione difficile per la Ferrari che ha mostrato però segnali di ripresa incoraggianti soprattutto sul finire di stagione. Insieme ai bilanci è il momento di stilare però anche le classifiche statistiche. Anche quelle peggiori, quelle che i piloti non vorrebbero mai dominare. E, non a caso, per una volta non c’è Max Verstappen in testa, ma in questo caso non può non essere una buona notizia notizia per la Red Bull e i suoi tifosi. La graduatoria a cui si fa riferimento, infatti, è quella dei piloti che hanno portato più danni alla propria scuderia.
Il pilota campione del Mondo è in questo caso all’ultimo posto: appena 345mila euro i danni arrecati alla sua Red Bull. Il gruppo dei piloti che non hanno superato il milione di euro di danni è però ristretto e, oltre a Verstappen, è composto da Russell, Bottas, Alonso e Hamilton. Quindicesimo Zhou, il primo a superare il milione, seguito da Tsunoda, Norris, Ricciardo - sulle cui spalle ricade anche il conto di de Vries - e Hulkenberg, undicesimo. Al decimo posto, nonché ultimo dei piloti a non superare i 2 milioni di euro di danni, si piazza Charles Leclerc con la Ferrari, finito a muro in Olanda e in Brasile. Per il monegasco il conto ammonta a 1,914 milioni di euro.
Seguono, tutti tra i 2 e i 3 milionI, Piastri, Gasly, Magnussen, Albon, Stroll e Ocon. Quest’ultimo si piazza al quarto posto con 2,999 milioni di euro di danni. Incredibilmente, quindi, due terzi del podio sono occupati da Red Bull e Ferrari. Terzo è infatti Perez, il cui conto ammonta a 3,2 milioni di euro, secondo è invece Sainz che ha a che fare con 3,6 milioni di danni, incrementati drammaticamente dal GP di Las Vegas che pesa da solo 1,25 milioni. Al primo posto, staccando nettamente tutti gli altri piloti del Circus, si piazza Logan Sargeant, che da solo è costato alla Williams ben 4,3 milioni di euro.
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