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Perez fa l'uomo squadra: "Ordine di scuderia? Conta il team"

12 GIUGNO
MOTORI/FORMULA-1

Il messicano della Red Bull non fa polemica dopo l'invito del box a non ostacolare il sorpasso di Verstappen nel GP dell'Azerbaijan: "Max ne aveva di più, abbiamo fatto una bella doppietta".

SPORT TODAY

Dura poco per Sergio Perez a Baku il sogno di centrare la seconda vittoria consecutiva dopo quella di Montecarlo.

Il messicano, trionfatore in Azerbaijan nel 2021, scatta subito al comando al via bruciando Leclerc, ma poi si deve arrendere alla rimonta del compagno di squadra Max Verstappen, tra problemi nella gestione delle gomme, un pit stop ritardato e un invito piuttosto esplicito del box a non ostacolare il sorpasso dell'olandese.

Al termine del GP, comunque, Checo, ora secondo nel Mondiale dopo il sorpasso sullo stesso Leclerc, non fa polemica e ammette la superiorità di Max:

“Purtroppo ho perso il momento giusto per fermarmi quando è uscita la Virtual Safety Car. Avrei fatto una gara diversa e sarei stato davanti, poi alla ripartenza probabilmente ho spinto troppo con le medie e ho degradato più rapidamente. Max comunque era più veloce e non avevo il suo ritmo. Comunque avremo diverse cose da rivedere”.

“La chiamata ci stava a quel punto della gara - ha aggiunto Perez sul momento chiave del GP - Max era davanti e dovevamo puntare al risultato di squadra su una pista nella quale può sempre succedere di tutto. Abbiamo fatto una doppietta importante, ch è quello che conta”. 

Sergio Perez

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