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Se esiste giustamente una next generation per il tennis, allora è normale che ce ne sia una specifica anche per la Formula Uno. Più in generale è giusto affermare che in ogni sport prima o poi si vive un ricambio generazionale importante: i grandi esperti lasciano il campo ai giovani, pronti ad emularne le imprese costruite nel tempo.
Il recente annuncio di Sebastian Vettel va proprio in questa direzione. Anche nel circus dei motori, la generazione degli Hamilton, Alonso, Vettel sta piano piano tramontando per lasciare spazio ai Leclerc, Verstappen, Norris, Russell. Se però i primi due sembrano già piuttosto avvezzi al mondo della F1, sia Russell che Norris, amici sin da ragazzini e cresciuti insieme tra kart e categorie giovanili, non sono ancora mai saliti sul gradino più alto del podio.
I due talenti inglesi si contesero il titolo in Formula 2 nel 2018: ad avere la meglio fu Russell ed è anche per questo motivo che l'attuale alfiere Mercedes goda di più credito rispetto a Lando. Nonostante questo però, il talento inglese della McLaren ha sempre gareggiato per la scuderia inglese, mentre Russell è partito dal basso con la Williams prima di sbarcare in Mercedes ed essere compagno del sette volte campione del mondo Lewis Hamilton.
A dire la sua sulla questione tecnica tra i due giovani piloti è stato Nico Rosberg, campione del mondo nel 2016 proprio con la scuderia di Brackley e che ha voluto sottolineare la sua scelta.
"Norris è uno dei migliori piloti della next generation, potenzialmente il migliore – ha dichiarato il campione tedesco analizzando il confronto tra il classe ’99 e il suo compagno di squadra a Woking, Daniel Ricciardo – penso che in questo caso, più che criticare Daniel in questa fase della stagione, dovremmo maggiormente elogiare Lando. Secondo me in questo preciso momento, Norris sta guidando da futuro campione del mondo”.
Difficile dare torto a Rosberg visto che proprio Norris quest’anno è stato anche l’unico pilota non appartenente a Ferrari, Red Bull o Mercedes a salire sul podio nella gara di Imola. L'inglese chiuse la competizione in terra italiana al terzo posto, alle spalle dei due piloti Red Bull, Max Verstappen e Sergio Perez.
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