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L’unico capace di inserirsi nel dominio della Red Bull nel campionato di F1 di quest’anno è stato Carlos Sainz, che al terzo anno con la Ferrari è riuscito a “esprimermi al livello che volevo” come dichiara al Corriere della Sera. Lo ha fatto nel GP di Singapore. “Il miglior fine settimana della mia carriera” afferma, nel quale “è prevalsa la gioia di essere riusciti a battere la Red Bull per la prima volta”. Un risultato importate per lui (“i risultati portano entusiasmo e serenità”) pur non andando a rivoluzionare le sue sensazioni verso la stagione (“anche prima di Monza e Singapore avevo fiducia”).
Tutto questo con una macchina non semplice da guidare. “Scoprire una monoposto ancora più difficile della precedente è stata una brutta sorpresa, ma mi ha dato anche la motivazione di reagire e adattare il mio stile di guida. Perché un altro anno come il 2022 non volevo ripeterlo. Non mi è mai piaciuta da guidare questa macchina 2023, ma almeno abbiamo trovato un modo per renderla più veloce e costante. Peccato che i frutti del lavoro siano arrivati tardi: a fine agosto”.
E se per quest’anno il discorso Mondiale è chiuso, per il futuro l’obiettivo numero uno di Saiz “è aiutare la Ferrari a vincerlo. Se poi sarò io a vincere ancora meglio…”. E si augura che il futuro sia a Maranello anche dopo il 2024, perché “qui mi sento a casa, e molto apprezzato. Credo nel progetto e sono ottimista sul futuro. In inverno cominceranno le discussioni per vedere se riusciremo a trovare un accordo. Sono ottimista perché essere un pilota della Ferrari è un sogno. Poi voglio vincere e le opportunità più grandi sono qui. Vedo una squadra capace di riprendere la Red Bull. Maranello è il posto migliore dove restare. L’anno prossimo sarà un bell’esame”.
E anche la convivenza con Leclerc è un aspetto positivo (“con Charles mai un problema”), anche per la Ferrari, che ha “due piloti che lavorano perfettamente insieme, che si rispettano sempre anche quando sono vicinissimi. Separati da un decimo in qualifica, attaccati nelle partenze e poi in gara”. La rivalità, per Sainz, è esasperata da gente esterna, che fa discorsi di numero uno e numero due.
Getty ImagesFerrari, Carlos Sainz