QUESTO SITO NON RAPPRESENTA UNA TESTATA GIORNALISTICA IN QUANTO VIENE AGGIORNATO SENZA ALCUNA PERIODICITA'

Spa, la F1 domanda più sicurezza

2 LUGLIO
MOTORI/FORMULA-1

Velocità e visibilità messe sotto accusa da Alonso, Stroll e Gasly: "Quella curva va cambiata, ogni volta che la attraversi rischi".

SPORT TODAY

Il fine settimana dei motori è funestato dall'incidente nel quale ha perso la vita sul circuito di Spa (Belgio) il 18enne olandese Dilano Van't Hoff, la cui Formula Regional, rimbalzata a centro pista, è stata 'centrata' da una vettura; la dinamica è la medesima in cui, sempre nella parte alta del tracciato, nel 2019 perì il pilota di F2 Antoine Hubert e questo fa risuonare il grido d'allarme di chi a breve correrà laggiù.

Un veterano come Fernando Alonso, che corse per la prima volta a Spa nel 2000, evidenzia il fattore visibilità: "Non so se sia la pista, o la velocità e la visibilità; su certi circuiti non si può correre a velocità tali; a Monza non vedi una macchina al centro del rettilineo, la visibilità incide a 300 km / h, mentre a Baku rientri in pista a 120 km / h e vedi. Non deve accadere ancora, a costo di perdere il tracciato tradizionale".

Il compagno di squadra Lance Stroll chiede un segnale: "Quella curva va cambiata, sono morti in cinque anni due giovani piloti; ogni volta che ci passiamo, la nostra vita è in pericolo e lo correremo tra un paio di settimane, noi, i piloti di F2 e F3, chiunque passerà quella curva.. E' una curva cieca: anche se è asciutto, se qualcuno perde la macchina colpisce il muro e torna in pista, con il rischio di un impatto. Ne avevamo parlato, bisogna cambiare le cose".

Pierre Gasly ricorda Anthoine Hubert: "Sono scenari che non si devono rivivere, è triste perdere talenti; chi si occupa di sicurezza ha il dovere di fare una revisione".

 

Il ricordo di Van\

Getty ImagesSpa rischiosa

NOTIZIE CORRELATE