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Moto Gp, Andrea Dovizioso parla del rapporto con Dall'Igna

9 GENNAIO
MOTORI

Parole amare quelle che Andrea Dovizioso rivolge nei confronti della Ducati e di Gigi Dall'Igna.

SPORT TODAY

Parole dure quelle del centauro ex Ducati Andrea Dovizioso nei confronti del suo ex Team. Il Dovi ha concluso un 2020 deludente dal punto divista dei risultati, e come se non bastasse non ha ottenuto il rinnovo di contratto con la casa di Borgo Panigale, rimanendo dunque a piedi per questa stagione. Salvo chiamate in extremis, dunque, potremo rivedere Dovizioso in sella ad una Moto Gp solo a partire dal 2022. 

Dopo mesi di silenzio, il centauro si toglie finalmente qualche sassolino dalla scarpa e ci parla del suo rapporto con ducati e in particolare con Gigi Dall'Igna, secondo Dovizioso il vero capo assoluto di Ducati.

Queste le sue parole:

"Quel famoso meeting fatto a metà 2019 tra il Sachsenring e l’Austria doveva essere solo tecnico. C’erano idee diverse, c’era attrito e volevamo un incontro con tutti gli ingegneri. Poi è diventato un confronto tra noi due e Gigi si è sentito attaccato. Per me lui lì ha chiuso le porte, ma le ha chiuse stando zitto. E quel che dice è la conferma. Però nel 2020 sono state fatte dichiarazioni sulla mia motivazione. Ora sappiamo che non era la verità. Non è stato trasparente".

Dovi ha ammesso di aver faticato a indirizzare lo sviluppo della motoproprio per l’atmosfera a suo dire non rilassata:

"Da quando c’è Dall’Igna, le decisioni sono prese solo da lui. Si parla di Ducati ma è sbagliato, tutte le decisioni prese da quando c’è lui, sono sue. Come Lorenzo al posto di Marquez nel 2017. A inizio 2016 c’era stata la possibilità di prenderlo, ma Gigi aveva già deciso di volere Lorenzo. Per andare d’accordo con Gigi non devi metterti contro. Io ho sostenuto le mie idee e siamo andati in contrasto".

Per ultimo parla di due suoi compagni in Ducati, Jorge Lorenzo e Jack Miller, che da quest'anno guiderà una moto ufficiale:

"Da quando era arrivato Jorge, ma non per colpa sua, a forza di discutere io e la mia squadra ci siamo un po’ isolati da Gigi. Non abbiamo più parlato per sviluppare la moto, solo commentato cosa succedeva. Per me in un team ufficiale serve lavorare per fare prestazione e sviluppo. Dal 2017 con Gigi non ci siamo più messi con tranquillità a parlare. Io davo il feedback, lui lo prendeva e gestiva nel migliore dei modi. È mancata la visione dall’alto della moto. Penso che Jack Miller possa essere un pilota giusto per la Ducati perché non vede o non vuole vedere certe cose. E questo aiuta gli ingegneri perché, dato che vogliono gestire tutto loro, ognuno fa il suo".

Dovizioso

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