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Andrea Dovizioso è tornato a guidare una MotoGP.
Per il momento si è trattato solo di un test con l'Aprilia RS-GP della durata di tre giorni sul circuito di Jerez della Frontera, ma stando all'entusiasmo dell'ex pilota di Honda e Ducati non si può escludere che in tempi medio-brevi 'Dovi' torni in pista a tutti gli effetti come pilota titolare di un team.
L'unica certezza, intanto, è che a maggio ci sarà un nuovo test, sempre con la casa di Noale, come dichiarato dallo stesso Dovizioso: "Salire su una MotoGP è pazzesco, qualcosa di unico - le sue parole riportate da 'Moto.it' - Una sensazione bellissima. Abbiamo programmato di fare un altro test per poter lavorare di più e meglio sulla posizione di guida. Per il momento il programma è questo, non ci sono altre prospettive. Fare il pilota è ancora la mia passione, mi piacerebbe correre nel 2022".
"Quando sali su una moto dopo averne guidata un’altra per otto anni - ha aggiunto - la prima cosa su cui devi lavorare è la posizione di guida, trovare la migliore, non solo per il pilota, ma anche per la moto, per poterne sfruttare le caratteristiche".
Dovizioso ha poi tenuto a specificare di sentirsi ancora un pilota e di non voler proseguire a lungo a fare il collaudatore, percorso che sembrano invece aver intrapreso Dani Pedrosa e Cal Crutchlow: "Io la vivo ancora da pilota, mentre Dani è un collaudatore: magari farà delle wild card, questo non lo so, ma il suo approccio, peraltro ottimo e con un bel ragionamento alle spalle, è proprio quello del collaudatore. Ho parlato anche con Cal: a livello mentale, il loro approccio è un po’ diverso”,
"Rientrare nel giro al posto di qualcuno? Non lo so - ha concluso Dovizioso - Io solitamente faccio tutto con metodo e programmazione, sostituire qualcuno non è il mio obiettivo. Sono completamente aperto a qualsiasi soluzione per il futuro, ma sul tavolo, al momento, c’è solo il prossimo test con l’Aprilia il mese prossimo".
Getty ImagesDovizioso