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Il tester Yamaha Jorge Lorenzo in un'intervista ad As ha fatto chiarezza riguardo al suo futuro: "Come ho detto qualche settimana fa, voglio continuare come tester e la mia prima scelta è ancora la Yamaha, sia perchè con loro ho vinto, sia perché mi trovo bene con quella moto, ma ci sono anche altre opzioni ed una è l’Aprilia. Ho parlato con Lin Jarvis e mi ha detto che presto avrebbe avuto notizie dal Giappone, sto aspettando notizie da lui".
"Purtroppo il Covid-19 ha rallentato i nostri piani, è come avere Messi o Ronaldo e non trarne il massimo. La realtà è che ho fatto solo due giorni di test a Sepang e inoltre, perché ho insistito, perché non era previsto. Di recente ho girato un giorno e mezzo a Portimao. Non due giorni perché i meccanici dovevano partire. Alcuni erano infetti e mancava personale per GP di Francia, così abbiamo finito prima".
"C’era poco tempo e non sono arrivato nella forma migliore, inoltre, e soprattutto, non salivo su una MotoGP da otto mesi, una moto super estrema. Perdi il ritmo, i riflessi, il tempo di reazione diventa più lento e per ritrovare tutto ciò e ci vogliono alcuni giorni, anche se ti chiami Lorenzo, Rossi o Marquez. Se si mette tutto insieme, circuito difficile e strano come Portimao, con un team allestito all’ultimo minuto, più una vecchia moto, si capisce perchè è difficile essere minimamente competitivi. Ho parlato con Lin Jarvis l’altro giorno e penso che mi abbia capito. Mi dà la sensazione che questo test abbia sollevato alcuni dubbi sulla mia competitività, ma sarebbe ingiusto e un grosso errore prendere come riferimento solo quello che è successo a Portimao".
Sull'Aprilia: "Ho una storia vincente con Aprilia e sarebbe bello chiudere il cerchio con loro. Penso che potrei aiutare molto bene Andrea Iannone se gli sarà permesso di correre l’anno prossimo. Viviamo entrambi a Lugano e penso che potrei fargli da guida o coach. Credo tra qualche settimana si saprà di più del mio futuro".
Getty ImagesJorge Lorenzo