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Stoner: "Anche Honda e Yamaha lasceranno la MotoGP"

16 LUGLIO
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L'ex pilota campione del mondo con la Ducati ha ammesso di non guardare più le corse.

SPORT TODAY

Ai microfoni di Speedweek, l'ex campione del mondo con la Ducati Casey Stoner ha parlato della difficile situazione delle scuderie giapponesi: “Non credo che Honda e Yamaha siano colpevoli della situazione attuale. Piuttosto, penso che le regole siano state cambiate per aiutare i produttori europei con la loro aerodinamica. Qualche anno fa si decise addirittura di vietare tutti gli aiuti aerodinamici, ma poi questo piano è stato improvvisamente ribaltato. Ecco perché la Suzuki ha lasciato la MotoGP e temo che lasceranno anche Honda e Yamaha. Perché quello che abbiamo adesso non è quello su cui si erano impegnati. Le moto ora sono vetture di Formula 1 su due ruote… Qualche anno fa si diceva che dovesse andare in una direzione diversa, ma ora è cambiato all’improvviso“.

“È difficile dire cosa stia succedendo nella mente dei vertici dei produttori giapponesi, non ho parlato con loro personalmente - ha continuato Stoner -. Ma stanno faticando e forse non vogliono seguire questo sviluppo. Secondo me non dovrebbero esserci tutte queste alette e roba del genere“.

Per Stoner c'è un rischio appiattimento in MotoGP: “Ogni moto ha bisogno dei punti di forza e di debolezza in modo che la concorrenza sia equilibrata. Ma attualmente tutti si limitano a copiare il meglio, e quindi tutti si stanno evolvendo seguendo la stessa direzione. Per quanto possa amare le corse, questo sviluppo mi delude. C’è troppa elettronica, più che in Formula 1, e questa cosa deve finire. Bisogna mettere fine a tutte le str…ate: basta con le ali, basta con l’holeshot, con il controllo anti-impennata e il controllo di trazione deve essere ridotto al minimo. I costi devono calare e gli standard devono durare dieci anni in modo che i costruttori con le prestazioni peggiori possano recuperare il gap”.

Stoner ha anche ammesso di non guardare più la MotoGP: “Il fatto che metà della griglia detta cosa succede in pista [riferimento a Ducati, ndr] non è giusto, e un mondiale non dovrebbe essere così. Io eliminerei tutto, basta una regola che vieti tutto e che sia scritta in modo che nessuno possa aggirarla”.

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