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La Honda infatti ha deciso di puntare su di lui e Xavi Vierge, nuovo compagno di squadra, per la stagione 2022 del Mondiale Superbike. L'ultima stagione per il pilota valenciano è stata costellata da molte cadute, fatto determinato dalla poca esperienza sulle derivate di serie da aprte del giovane Iker. Non ha avuto un facile destino l’alfiere di Valencia, né il tempo di poter esprimersi al meglio, vedendosi bruciata ogni speranza di ritornare in Top Class. “La MotoGP non è stata giusta con me“, chiosa Lecuona.
Anche se all'orizzonte c'è la nuova avventura in superbike, l'amarezza di dover lasciare la MotoGp è tanta. Nel 2020 l’emergenza Covid ha giocato a suo sfavore, costringendolo ad un anno da rookie in versione ridotta. Nel 2021 si è ritrovato su circuito del tutto nuovi dove non aveva mai gareggiato. Ha percorso meno chilometri rispetto a quanti ne avrebbe compiuti in una stagione normale ed ecco spiegato perchè KTM non ha voluto rinnovare puntando su due rookie come Gardner e Fernandez. “Forse non ero pronto al 100% quando sono stato promosso – ammette a Speedweek.com -. Ma avevo quello che serve per combattere in MotoGP, penso di averlo dimostrato“.
Forse è un arrivederci, difficile fare previsioni a lungo termine. “Non so cosa mi riserverà il futuro. Di certo correrò due anni con HRC“. Ma sicuramente i due anni in classe regina sono una ricompensa “per tutti gli sforzi fatti e i sacrifici dei miei genitori“. Inoltre un giorno Iker Lecuona potrà dire di aver duellato con la leggenda Valentino Rossi. “È sempre stato il mio idolo. Poter dire di essere l’unico pilota della generazione 2000 che ha gareggiato in MotoGP insieme a Valentino e di aver combattuto duelli diretti contro di lui in cinque o sei gare è la ricompensa più grande per me“.
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