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Biopic da Oscar: Oppenheimer o Maestro non sarebbero i primi
Tra i 10 candidati all'Oscar 2024 per il miglior film ci sono due pellicole biografiche
Il film biografico o biopic, contrazione dell'espressione inglese "biographical picture", rievoca la vita, più o meno romanzata, di uno o più personaggi realmente esistiti.
La classificazione dei film biografici non è semplicissima perché spesso questo tipo di genere si sviluppa in combinazione con quello storico, d'avventura, musicale, sportivo e così via.
I biopic vincenti
Vediamo insieme, indicando tra parentesi accanto al titolo l'anno del trionfo, i biopic che hanno vinto la statuetta per il miglior film.
Il paradiso delle fanciulle (1937) ed Emilio Zola (1938)
I primi due biopic che hanno conquistato l'Oscar più prestigioso raccontano, con una buona dose di fantasia, le vicende dell'impresario teatrale statunitense Florenz Ziegfeld e dello scrittore, giornalista e polemista francese Émile Zola.
Lawrence d'Arabia (1963)
Interpretato da Peter O'Toole e altri grandissimi attori del Novecento e diretto da David Lean, Lawrence d'Arabia narra le vicende del tenente colonnello, agente segreto, archeologo e scrittore gallese Thomas Edward Lawrence, che visse tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del secolo scorso ed è ricordato per essere stato uno dei leader della rivolta araba durante la Prima guerra mondiale.
Gli Oscar vinti? Sette.
Patton, generale d'acciaio (1971)
Diretto da Franklin J. Schaffner e dedicato a George Smith Patton, generale statunitense che durante la Seconda guerra mondiale si distinse sia sul campo di battaglia che fuori, Patton, generale d'acciaio ottenne 10 nomination e vinse sette Oscar ma va ricordato che George Campbell Scott, in polemica con l'Academy, si rifiutò di ritirare la statuetta per il miglior attore protagonista.
Gandhi (1983)
Prodotto e diretto da Richard Attenborough, Gandhi è basato sulla vita del Mahatma ("grande anima") Gandhi, politico, filosofo e avvocato indiano che attraverso la nonviolenza ebbe un ruolo fondamentale per l'affermazione dei diritti civili e l'indipendenza del suo Paese dall'impero britannico.
Acclamato dalla critica e dal pubblico, Gandhi ha conquistato otto Oscar (su 11 nomination).
A Ben Kingsley, attore britannico di padre indiano, il ruolo di Gandhi regalò, oltre all'ambita statuetta, quella fama internazionale che lo aiutò nel passaggio dal teatro al cinema e lo lanciò verso una carriera strepitosa durante la quale ha collezionato altre tre nomination.
Amadeus (1985)
Diretto da Miloš Forman, Amadeus ha ricevuto 12 nomination e conquistato otto Oscar.
Vero biopic? Ispirato alla vita del compositore austriaco Wolfgang Amadeus Mozart, il film del regista cecoslovacco, che aveva già vinto l'Oscar per Qualcuno volò sul nido del cuculo, si concede parecchie libertà, a cominciare dal presupporre (in maniera del tutto infondata) un'accesa rivalità tra Mozart e il musicista veneto Antonio Salieri.
La mia Africa (1986)
Film con Meryl Streep e Robert Redford, La mia Africa è considerato un biopic; l'opera di Sydney Pollack, che vinse sette Oscar su 11 nomination, è ispirata al romanzo autobiografico della scrittrice danese Karen Blixen, che visse 18 anni in Kenya e non dimenticò mai la sua amata Africa.
L'ultimo imperatore (1988)
Autore di un clamoroso nove su nove tra nomination e Oscar, L'ultimo imperatore è un film di Bernardo Bertolucci che narra le vicende di Aisin Gioro Pu Yi, undicesimo esponente della Dinastia Qing e ultimo Imperatore cinese.
Schindler's List (1994)
Ritenuto uno dei miglior film della storia del cinema, Schindler's List racconta la storia di Oskar (coincidenza) Schindler, industriale tedesco che durante la Seconda guerra mondiale salvò la vita di più di mille ebrei dallo sterminio della Shoah.
Diretto da Steven Spielberg e capace di regalare emozioni dal primo al 195esimo minuto, Schindler's List ha ricevuto 12 nomination e vinto otto Oscar.
Liam Neeson? Inserito nella cinquina dei nominati per il premio come miglior attore protagonista, l'artista britannico si è arreso al Tom Hanks di Philadelphia.
A Beautiful Mind (2002)
Appena smessi i panni del gladiatore, Russell Crowe interpreta il matematico schizofrenico John Nash nel film diretto da Ron Howard.
A Beautiful Mind conquista quattro Oscar, ma Russell Crowe, che da Massimo Decimo Meridio aveva sbaragliato la concorrenza, fallisce il bis per colpa di Denzel Washington (Training Day).
Il discorso del re (2011)
Dodici nomination e quattro Oscar per la biografia di re Giorgio VI, ritrovatosi improvvisamente sovrano d'Inghilterra e impegnato a lottare con la balbuzie insieme allo scienziato australiano Lionel George Logue.
Il discorso? Quello con cui il re annunciò alla nazione la dichiarazione di guerra alla Germania e il conseguente ingresso del Regno Unito nella Seconda guerra mondiale.
I quasi-biopic vincenti
Di classificazione incerta sono altri sette film che hanno conquistato l'Oscar più prestigioso: Da qui all'eternità (1954), Tutti insieme appassionatamente (1966), Momenti di Gloria (1982), Braveheart - Cuore Impavido (1996), Il paziente inglese (1997), 12 anni schiavo (2014) e Green Book (2019).
Il prossimo?
Tra alcuni giorni la lista dei biopic vincenti potrebbe allungarsi.
Tra i 10 film candidati all'Oscar 2024 ci sono Oppenheimer, lungometraggio di Christopher Nolan dedicato al fisico che costruì la bomba atomica e Maestro, pellicola di Bradley Cooper incentrata sul matrimonio del direttore d'orchestra e compositore Leonard Bernstein con l'attrice Felicia Montealegre.
Getty Images Bradley Cooper