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Le più grandi delusioni nella storia degli Oscar: film e interpretazioni ignorate

22 FEBBRAIO
Non solo Sport/Oscar

L’assegnazione degli Oscar non è sempre una scienza esatta e, in alcune occasioni, sono state dimenticate pellicole e recitazioni che avrebbero meritato maggiore considerazione

SPORT TODAY

Nella vita si raccoglie, a volte, meno di quanto si semina e anche il magico mondo degli Oscar non fa eccezione con alcuni film, abbinati a interpreti clamorosi, che non sono riusciti ad aggiudicarsi l’ambita statuetta.

Di seguito, trovate la nostra personale classifica dei tre film, e dei loro interpreti, che avrebbero meritato maggior fortuna:

3) Ellen Burstyn in Requiem for a Dream (2000)

Il fatto che ci piaccia moltissimo Law & Order Organized Cryme con Ellen Burstyn nei panni della mamma del protagonista, Eliot Stabler, ci condiziona nel giudizio, però riteniamo ugualmente ingiusto che questo film non abbia portato a casa un riconoscimento dall’Academy con la nativa del Michigan eccezionale nel ritrarre la confusione e il disorientamento di chi va fuori controllo, offrendo una immagine agonizzante e cupa sulla dipendenza.

2) Naomi Watts in Mulholland Drive (2001)

La performance della britannica naturalizzata australiana è, ancora oggi, considerata una delle migliori di tutti i tempi e, nonostante una concorrenza agguerrita (Halle Berry, Nicole Kidman, Sissy Spacek e Renée Zellweger) in quell’anno, ci riesce difficile comprendere perché l’Academy non l’abbia addirittura presa in considerazione neanche per una nomination. Calandosi perfettamente nei panni di un’aspirante e ingenua attrice piena di speranza, Naomi arriva a Los Angeles per seguire un sogno che ben presto si trasformerà in un vero e proprio incubo che la vede passare dal ruolo di ragazza stravagante e talentuosa a quello di una donna fallita, disillusa e depressa quasi come se fossero due persone completamente diverse.

1) Robert De Niro in Taxi Driver (1976)

Non è una di quelle pellicole che piacciono all’Academy, trattandosi di una trama oscura e piena di sangue con un finale ambiguo e un personaggio controverso che rimane intrappolato nella sua psiche malata. Va, però, sottolineato come Robert De Niro la interpreti magistralmente con un mix perfetto di follia, inquietudine, solitudine, insonnia, empatia e orrore, convertendo il suo personaggio da psicopatico a eroe, e viceversa, in un modo insuperabile.

Robert De Niro

Getty ImagesSecondo noi, Robert De Niro in Taxi Driver avrebbe meritato la statuetta

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