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Oscar e sport: tre vincenti e tanti piazzati
Dal 1943 in poi sono stati 14 i film sportivi candidati all'Oscar
Antico e indissolubile, il legame tra sport e cinema ci ha regalato alcune delle pellicole più belle di sempre: 13 sono state apprezzate anche dall'Academy.
1943 - L'idolo delle folle (baseball)
Diretto da Sam Wood, L'idolo delle folle racconta la vita del giocatore di baseball Lou Gehrig, un prima base mancino entrato nella storia della Major League e dei New York Yankees.
Nonostante la presenza nel cast di due grandi campioni che interpretavano se stessi come Babe Ruth e Bill Dickey e di tre attori che in carriera hanno conquistato in tutto sette Oscar (Gary Cooper, Teresa Wright e Walter Brennan), L'idolo delle folle si deve accontentare del premio per il miglior montaggio perché quello più prestigioso lo conquista La signora Miniver.
1962 - Lo spaccone (biliardo)
Interpretato da Paul Newman, Jackie Gleason, Piper Laurie e George C. Scott (tutti nominati all'Oscar), Lo spaccone racconta le vicende di Eddie Felson, soprannominato "Eddy Lo svelto", giocatore di biliardo che sa di essere bravo e si comporta con spavalderia.
Candidato a nove Oscar, Lo spaccone, nel quale recitano anche il mitico pugile Jake LaMotta e il campione di biliardo Willie Mosconi, si aggiudica i premi per la miglior fotografia e la miglior scenografia.
Il vincitore dell'anno? West Side Story ovvero il musical più premiato nella storia dell'Academy.
1977 - Rocky (pugilato)
Il primo lungometraggio a tema sportivo a vincere l'Oscar per il miglior film è stato Rocky.
Scritto e interpretato da Sylvester Stallone, Rocky è il primo film di una saga di otto pellicole di enorme successo ambientate nel mondo del pugilato.
Rocky Balboa è un pugile italo-americano di quasi trent'anni che vive alla periferia di Philadelphia e non riesce a fare il salto di qualità.
Mentre comincia a frequentare Adriana, Rocky ha l'occasione della vita: sfidare il campione del mondo Apollo Creed.
Ritrovato l'appoggio del vecchio allenatore Mickey, Rocky prepara la sfida sottoponendosi ad allenamenti tanto originali quanto estenuanti.
Il match comincia bene per Rocky ma presto si trasforma in una battaglia durissima nella quale Apollo sfodera una tecnica superiore e "lo stallone italiano" si dimostra un incassatore senza eguali.
Il verdetto dei giudici premia Apollo Creed ma Rocky, che centra l'obiettivo di chiudere l'incontro senza andare al tappeto, conquista l'affetto del pubblico e il cuore di Adriana.
Oltre a quello per il miglior film, Rocky ha conquistato anche gli Oscar per la migliore regia e il miglior montaggio.
1980 - All American Boys (ciclismo)
All American Boys narra le vicende di quattro amici appena diplomati, uno dei quali ha una passione sconfinata per il ciclismo e per l'Italia.
Candidato a cinque Oscar, il film di Simon Yates si aggiudica solo quello per la miglior sceneggiatura originale anche perché nel 1980 Kramer contro Kramer supera persino la concorrenza di Apocalypse Now.
1981 - Toro scatenato (pugilato)
Considerato una pietra miliare del cinema americano, Toro scatenato è uno dei capolavori di Martin Scorsese ed è stato inserito al quarto posto nella classifica dei migliori film statunitensi di tutti i tempi dall'American Film Institute.
Girato in bianco e nero, Toro scatenato racconta la vita del pugile italo-americano Jake LaMotta, che fu campione del mondo dei pesi medi tra il 1949 e il 1951 ed ebbe un'esistenza travagliata.
Il giudizio dell'Academy? Due premi (miglior attore protagonista per Robert De Niro e miglior montaggio per Thelma Schoonmaker) su otto candidature in un'annata in cui a vincere l'Oscar per il miglior film è stato Robert Redford con Gente comune.
1982 - Momenti di gloria (atletica leggera)
Momenti di gloria racconta la vera storia di alcuni universitari di Cambridge che parteciparono alle Olimpiadi di Parigi del 1924.
Il racconto ha come protagonisti due amici separati da una fiera rivalità ma accomunati dal desiderio di primeggiare.
Harold Abrahams è un giovane ebreo che vuole sfruttare l'abilità nella corsa per sconfiggere i pregiudizi razziali.
Eric H. Liddell è un fervente cristiano, appartenente alla Chiesa scozzese, che corre per onorare un dei talenti che il Signore gli ha donato.
Ammessi a rappresentare la Gran Bretagna alle Olimpiadi, Abrahams e Liddell riescono a regalarsi splendidi "momenti di gloria".
Conquistando l'oro dei 100 metri piani, Abrahams riscatta la delusione dei 200; vincendo la gara dei 400 metri, Liddell ottiene la seconda medaglia d'oro per la Gran Bretagna.
Le scene iconiche, indimenticabile l'allenamento in riva al mare della squadra britannica, l'uso perfetto dello slow motion e la favolosa colonna sonora di Vangelis hanno fatto di Momenti di Gloria un film capace di raccogliere quattro Oscar, compreso il più prestigioso.
1990 - L'uomo dei sogni (baseball)
Scritto e diretto da Phil Alden Robinson e basato sul romanzo Shoeless Joe di W. P. Kinsella, L'uomo dei sogni racconta di un contadino (Kevin Costner) che costruisce nel suo campo di mais un campo da baseball che attrae i fantasmi delle leggende del baseball, tra i quali Shoeless Joe Jackson (interpretato da Ray Liotta) e i Chicago Black Sox.
Candidato a tre premi Oscar, L'Uomo dei sogni rimane a secco mentre nella categoria più prestigiosa si impone A spasso con Daisy.
1997 - Jerry Maguire (football americano)
Interpretato da Tom Cruise e Renée Zellweger, Jerry Maguire narra di un procuratore sportivo senza scrupoli che dopo una crisi di coscienza rimane con un unico cliente, il campione di football americano Rod Tidwell.
Il film di Cameron Crowe contiene frasi divenute celebri come "Coprimi di soldi!" e "Mi avevi già convinta al "ciao"" ma ha vinto solo l'Oscar per il miglior attore non protagonista con Cuba Mark Gooding Jr.
Chi ha battuto Jerry Maguire? Il paziente inglese.
2004 - Seabiscuit - Un mito senza tempo (ippica)
Diretto da Gary Ross, Seabiscuit racconta le vittorie di un cavallo in cui nessuno credeva ma che entra nella leggenda grazie a un magnate delle automobili e al fantino canadese Red Pollard, che nel film è interpretato dall'uomo ragno Tobey Maguire.
Candidato a sette Oscar, Seabiscuit per una volta rimane al palo mentre il premio al miglior film va a Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re.
2005 - Million Dollar Baby (pugilato)
Diretto e prodotto da Clint Eastwood, Million Dollar Baby è una lunga lettera d’amore che usa la boxe per soffermarsi sui rapporti umani e raccontare di esistenze costrette a convivere col dolore.
Anziano proprietario di una piccola palestra di pugilato, Frankie Dunn (Clint Eastwood) ha un carattere chiuso e scorbutico,
L'unico amico di Frankie l'ex pugile Eddie "Scrap-Iron" Dupris (Morgan Freeman).
La garbata insistenza di Eddie induce Frankie ad accettare di allenare Maggie Fitzgerald (Hilary Swank), una cameriera che vede nella boxe l'unica via per il riscatto sociale. Accomunati dalle difficoltà con le rispettive famiglie, Frankie e Maggie stringono un'amicizia che va oltre il tipico rapporto tra allenatore e atleta.
L'irresistibile ascesa della pugile-cameriera le consente di arrivare a combattere per il titolo mondiale dei pesi welter.
L'avversaria di Maggie si chiama Billie ed è nota per le sue scorrettezze.
Proprio un uppercut sferrato a tradimento durante la pausa dopo il terzo round manda Maggie a sbattere contro lo sgabello che Frankie non è riuscito a togliere in tempo.
Condannata a rimanere per sempre immobile in un letto, Maggie chiede a Frankie di aiutarla a morire.
Dopo un iniziale rifiuto, Frankie decide di mettere fine alle indicibili sofferenze della sua più cara amica.
Da quella notte Frankie sparisce nel nulla e non farà più ritorno alla palestra.
Candidato a sette Oscar, Million Dollar Baby si aggiudica 4 statuette, compresa quella per il miglior film.
2010 - The Blind side (football americano)
Scritto e diretto da John Lee Hancock, The blind side racconta la storia di Michael Oher, giocatore di football americano che riscatta un'adolescenza complicata diventando un grande offensive tackle, l'uomo che ha il compito di difendere il quarterback dai placcaggi degli avversari provenienti dai lati che non può vedere.
Se la corsa all'Oscar di The Blind Side viene stoppata da The Hurt Locker, nessuno può impedire a Sandra Bullock, che interpreta la madre adottiva di Big Mike, di fare touchdown come miglior attrice.
2011 - The Fighter (pugilato)
Battuto da Il discorso del re, The Fighter è un film di David O. Russell che narra la storia del pugile Micky Ward e del fratellastro Dicky Eklund, che appesi i guantoni al chiodo diventa, tra alterne vicende, l'allenatore del più talentuoso Micky.
Fallito l'assalto all'Oscar per il miglior film, The Fighter si è consolato con i premi conferiti a Christian Bale e Melissa Leo come migliori attori non protagonisti.
2012 - L'arte di vincere (baseball)
Nell'anno in cui trionfa The Artist, L'Arte di vincere è candidato a sei Oscar ma rimane a bocca asciutta.
La trama? Diretto da Bennett Miller e interpretato, tra gli altri, da Brad Pitt e dal compianto Philip Seymour Hoffman, L'arte di vincere narra le vicende degli Oakland Athletics, una squadra di baseball i cui giocatori vengono selezionati in base alla sabermetrica ovvero l'analisi del baseball attraverso le statistiche.
2020 - Le Mans '66 - La grande sfida (automobilismo)
Diretto da James Mangold, Le Mans '66 - La grande sfida racconta l'impegno messo dagli uomini della scuderia Ford, guidati dal progettista Carroll Shelby (Matt Damon) e dal suo pilota britannico Ken Miles (Christian Bale), per costruire una monoposto che spezzi l'egemonia della Ferrari alla 24 ore di Le Mans.
Superato dal film sudcoreano Parasite nella corsa all'Oscar per il miglior film, Le Mans '66 - La grande sfida ha vinto i premi per il miglior montaggio e per il montaggio sonoro.
2022 - Una famiglia vincente - King Richard (tennis)
Film di Reinaldo Marcus Green, Una famiglia vincente - King Richard racconta la storia delle due superstar del tennis, Venus e Serena Williams, e lo fa tramite la figura dell'onnipresente e decisionista Richard, padre e allenatore delle campionesse.
Incapace di strappare l'Oscar per il miglior film a CODA I segni del cuore, Una famiglia vincente - King Richard ha permesso a Will Smith di conquistare il premio per il miglior attore protagonista.
Getty Images Clint Eastwood