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La partita del secolo

1 APRILE
SPORT USA

Nel 1968 la sfida Houston-UCLA che ha segnato la pallacanestro per sempre.

GUIDO BAGATTA

Adesso che il tabellone della NCAA è completo per le “Final Four” del prossimo weekend, possiamo andare a scavare nella storia delle quattro finaliste. Sicuramente, quella su cui c’è meno da raccontare è Baylor, scuola sicuramente più famosa per il football americano che per il basket, anche se, negli ultimi anni, ha fatto crescere, e di molto, anche il “programma” della pallacanestro. I Bears arrivano alla loro prima finale a quattro dal 1950, il che a dice tutta sul perchè siano, delle quattro, la squadra meno sponsorizzata dai media.

Per quanto riguarda Gonzaga, il fatto che sia giunta imbattuta alla soglia delle due ultime possibili partite della stagione, è sicuramente la storia nella storia di queste finals. Sull’ateneo gesuita, con un campus a Spokane, Washington, che è un piccolo gioiello e una liason continua tra tutti gli ex giocatori che sono passati da quelle parti (come Austin Day potrebbe sicuramente confermarvi) si potrebbero raccontare mille storie, partendo da quella di John Stockton, il playmaker più playmaker dei playmaker, che li rimase per 4 anni, prima di dominare in NBA. Gli Zags sono anni che bussano alle porte del paradiso e questa volta, con un 30 -0 di record, sono decisamente i favoriti del lotto.

Ma veniamo a Houston e UCLA, che se mai giocheranno una contro l’altra, lo faranno in finale dopo che, eventualmente, i Bruins avranno compiuto l’ennesimo miracolo di questo loro torneo che li ha visti partire praticamente…dai box.

Nel mondo del college basket dire Houston-UCLA, significa soprattutto aprire una finestra su una partita, chiamata “the game of the century” che, nell’oramai lontanissimo 20 gennaio 1968, ha davvero segnato il mondo della pallacanestro, e non solo quello universitario. In quell’occasione, le due squadre giocarono (da imbattute) all’Astrodome di Houston (campo anche dei vecchi Oilers della NFL, ora i Tennessee Titans) di fronte a 53.000 spettatori e, per la prima volta nella storia, in diretta televisiva nazionale. Da una parte, quella di UCLA, il giocatore faro era un “certo” Lew Alcinidor, che diventerà poi una stella dei pro con il nome di Kareem Abdul Jabbar.

Dall’altra, per Houston, la stella era invece Elgin Baylor, atleta pazzesco per i suoi tempi, vero precursore della pallacanestro moderna, tra l’altro, purtroppo scomparso proprio in questi giorni. Baylor era un’ala di due metri e cinque che, volendo semplificarne la descrizione, poteva essere una specie di incrocio tra Julius Erving , Charles Barkley e Anthony Davis. Per qualche oscuro motivo, le sue straordinarie doti atletiche, sono rimaste quasi nascoste e Baylor, nonostante abbia poi avuto una eccellente carriera da pro, viene spesso dimenticato tra i grandissimi della palla a spicchi. Questo forse anche perché il caso ha poi voluto che finisse scelto dai Lakers, dove non vinse però mai un titolo, lasciando poi, proprio nell’anno dell’arrivo di Jabbar, che ha invece segnato una vera e propria epoca. Tornando a quella storica partita, l’America intera vide, per la prima volta il “prodotto” NCAA che adesso, con la “march madness” è diventato un vero e proprio must, soprattutto televisivo.

Alla fine, vinse Houston 71 a 69 (con Baylor che stoppò 3 volte il futuro Kareem), illudendosi che UCLA (che era arrivata alla partita con una striscia aperta di 47 vittorie) fosse realmente battibile “in assoluto” e che quello non fosse stato solo uno dei pochi episodi in negativo dell’era John Wooden. Due mesi dopo, nella semifinale del torneo NCAA, le cose si rimisero però subito a posto, con i Bruins che smontarono pezzo per pezzo i Cougars, vincendo per 101 a 69, per poi trionfare due giorni dopo, anche in finale.

Da quel giorno, entrambe le università sono poi tornate più volte in prima pagina: i Cougars nei primi anni Ottanta, grazie allo “Phi slama jama” di Akeem Olajuwon e Clyde Drexler, senza però mai portarsi a casa un titolo, mentre i Bruins in varie occasioni, vincendo però, fuori dall’era Wooden, una sola volta il campionato, nel 1995.

Rivederle in finale, con di mezzo Gonzaga (ed ovviamente anche Baylor), non sarà cosa facile ma siccome la storia (spesso) si ripete, non diamo nulla per scontato.

GUIDO BAGATTA
NCAA Houston

Getty ImagesNCAA Houston

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