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Il mondo del tennis in questo momento è concentrato e getta l’attenzione su Gli Internazionali d’Italia 2023 di tennis. Il torneo che si svolge a Roma è ancora tutto da giocare ed è difficile prevedere chi si laureerà campione. A commentare gli Internazionali d’Italia 2023 di tennis ed il prossimo torneo sul suolo francese del Roland Garros è stato Dario Puppo, giornalista/telecronista di Eurosport nel corso dell’ultima puntata di Sport&Go2U, in onda su Sport2U e in collaborazione con OA Sport.
A tenere subito viva la discussione è stata la sorprendente uscita di Carlos Alcaraz. Dario Puppo ha dichiarato: “Marozsan non lo conoscevo e, pur cercando, non ho trovato appigli che potessero giustificare la portata della prestazione contro Alcaraz. La cosa straordinaria è nel suo percorso e sicuramente ce lo ricorderemo. Roma, come anche Madrid visti i tabelloni e i giorni di gioco, si può equiparare a uno Slam e l’ungherese obiettivamente nessuno sapeva chi fosse”.
Successivamente il giornalista di Eurosport ha poi proseguito: “Dopo la partita, ho fatto notare che Marozsan ha chiuso sei turni di servizio a zero e fare questo ad Alcaraz è fantascienza. L’ha fatto quattro volte nei primi sei turni in battuta e il break nel primo set l’ha ottenuto a zero. Questi dati mi hanno colpito. Probabilmente non era un Alcaraz al top, però a mio parere l’ungherese ha avuto un rendimento ancor più convincente del russo ed è stata impressionante anche la sua reazione, chiudendo il match e non facendo quasi una piega. Shevchenko ha performato più dei suoi attuali livelli, può essere che diventi un campione, ma non so cosa succederà all’ungherese a questo punto“.
Si è poi analizzata la situazione di Jannik Sinner. L’altoatesino ha battuto, con fatica, il tennista Shevchenko. Dario Puppo ha voluto precisare: “Mancano ancora alcune cose a Sinner, soprattutto quando si presentano situazioni difficili. Lui è bravo a difendersi, ma al cospetto di giocatori come lo stesso Shevchenko, bisogna un po’ mischiare le carte. Lui non l’ha fatto quando si è trovato più in difficoltà, continuando a dare una palla a cui l’avversario poteva appoggiarsi, tenendo conto che contro il russo ha giocato anche corto. Non è un caso che tutti vogliano allenarsi con Jannik perché lui ha una palla di un certo tipo che un po’ ti può aiutare. Ovviamente, quando lui innesta quella velocità e quel cambio di ritmo, con entrambi i colpi a rimbalzo, è devastante. Se però il campo ti rallenta, devi anche capire come fare per mettere in difficoltà il rivale. Ci vuole esperienza e io ribadisco un concetto: un ragazzo come lui, che ha iniziato con il tennis a 13 anni in maniera importante, deve rincorrere l’esperienza, come sta già facendo“.
Riguardo ancora il giovane tennista italiano: “Uno degli aspetti che apprezzo maggiormente di Sinner è proprio nel modo che ha lui di affrontare la situazione in un contesto caldo, per il modo che ha di comportarsi, mai sopra le righe. Certo Jannik è un po’ ‘ingenuo’ in alcune circostanze e Rune magari ci sguazza bene in un contesto caotico, ma in generale sono convinto che prima o poi prenderà una bella legnata“.
Puppo ha poi detto la sua riguardo il futuro di Nadal, parlando della possibilità di vederlo in campo a Parigi: “Per quanto mi riguarda, finché non lo battono nel suo fortino, lui può andare lì in ciabatte e poi vediamo. Ovvio che il problema non l’ha risolto nei tempi previsti. Se è riuscito a vincere il Roland Garros nel 2022 in quelle condizioni, Nadal è nel pieno diritto di andare lì e capire cosa succede. E’ molto vicino il confine tra uscire dai 100 e fare una cosa incredibile. Trovo sia molto affascinante, se non è arrivata una certa comunicazione è perché sta facendo di tutto per esserci e credo ci sarà“.
Getty ImagesJannik Sinner