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Internazionali di Roma: Vezzali "invita" Djokovic

17 FEBBRAIO
TENNIS

"Potrà giocare gli Internazionali di Roma, per il tennis non serve il Green pass rafforzato"

SPORT TODAY

"Il tennis è uno sport all'aperto e non è previsto il Green pass rafforzato: quindi se Novak Djokovic vorrà venire a giocare in Italia, potrà farlo. Magari non utilizzando alberghi e ristoranti". Queste le parole della sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, rilasciate a Libero.

Continua ovviamente l'onda lunga di quanto successo in Australia con l'esclusione dagli Australian Open di Nole Djokovic e la sua conseguente espulsione dalla nazione poichè sprovvisto di vaccino anti covid. Nelle ultime ore poi, le dichiarazioni del tennista serbo hanno fatto il giro del mondo. "Non sono no vax, ma rinuncerò ai tornei, se costretto a vaccinarmi".

"Nel singolo all'aperto non è previsto il green pass rafforzato e dunque Djokovic, se vorrà venire a giocare in Italia, potrà farlo. Dobbiamo anche considerare che dal 31 Marzo, a seconda del calo della curva epidemiologica, si dovrebbe avere la fine dello stato di emergenza e la situazione andrà valutata bene" prosegue la Vezzali. Le date sono importanti, ma non rappresentano un vincolo per la partecipazione del tennista serbo, numero uno del ranking mondiale ATP ai prossimi Internazionali di ROma che si giocheranno a partire dal 2 Maggio con la finale prevista per domenica 15.

Il numero uno al mondo ricordiamo, agli Internazionali di Roma ha vinto ben cinque titoli e la capitale ha sempre avuto un occhio di riguardo per il tennista serbo, sostenendolo e tifando per lui. La palla però adesso passa nelle mani del serbo che ha dichiarato di essere disposto anche a mettere a rischio la sua carriera, saltando gli Slam perchè non ha intenzione di vaccinarsi. "Se questo è il prezzo da pagare per avere la libertà di scegliere cosa mettere nel mio corpo allora lo pagherò".

La telenovela andrà avanti ancora per parecchie settimane.

«Nel singolo all’aperto non è previsto il green pass rafforzato e dunque Djokovic, se vorrà venire a giocare in Italia, potrà farlo. Dobbiamo anche considerare che dal 31 marzo, a seconda del calo della curva epidemiologica, si dovrebbe avere la fine dello stato di emergenza e la situazione andrà valutata bene», prosegue Vezzali. Le date sono importanti, dunque, ma non rappresenteranno un vincolo per la partecipazione del tennista serbo – numero uno nel ranking ATP – ai prossimi Internazionali di Roma (2-15 maggio). 

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