Quarantena "Vip", Nadal si difende: "Ci si lamenta sempre di chi sta sopra"

Dopo il caso quarantena "Vip" scoppiato in Australia, Rafael Nadal si è difeso dalle critiche che ha ricevuto in un'intervista per ESPN: "Sì, capisco ed è comprensibile che la pensino così, è rispettabile. Dov'è il confine tra privilegio e non privilegio? Ho una visione leggermente diversa dagli altri giocatori. Ovviamente ad Adelaide le nostre condizioni sono state migliori rispetto a quelli della maggior parte dei giocatori di Melbourne, ma i giocatori di Melbourne hanno stanze più grandi, dove possono svolgere attività fisica, e altri hanno stanze più piccole dove non possono avere contatti con il loro allenatore. Dov'è la linea? Giusto? E ognuno ha la propria opinione. E sono tutti rispettabili ".

Per Nadal è una sorta di catena: "Alla fine penso che le persone tendano a lamentarsi di ciò che hanno sopra. Chi si trova in una posizione non tende a lamentarsi del fatto che gli altri che sono al di sotto hanno condizioni peggiori. Non ho sentito parlare un giocatore di Melbourne che hanno una grande stanza meglio lamentarsi che qualcuno ha una stanza peggiore, o che si è lamentato quando i ventenni sono rinchiusi senza allenamento. Non ho visto nessuno di quelli che si sono lamentati delle condizioni di Adelaide lamentarsi di queste cose".

Nadal ha dichiarato di rendere pubblico ciò che fa anche per gli altri: "Alzi sempre lo sguardo, ci sono sempre lamentele in alto, quando c'è uno svantaggio, ma quando hai un vantaggio non c'è mai lamentela. Cerchiamo tutti di trarne il massimo e ci aiutiamo a vicenda, è una realtà. Alcuni hanno bisogno di rendere pubbliche tutte queste cose per aiutare gli altri, e alcuni di noi lo fanno in un modo più privato, senza dover pubblicare. Gli appelli che facciamo perché le cose cambino perché alcuni di noi non ne hanno la necessità fare propaganda".

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