Non sono mancati gli spunti d’interesse nella giornata appena andata in archivio a Parigi; di seguito, riassumiamo quanto accaduto nella capitale francese.
Promosso
Sebastian Korda non è un avversario banale, ma Carlos Alcaraz lo supera agevolmente in tre set, mettendosi così alle spalle le difficoltà evidenziate nel turno precedente contro il qualificato olandese Jesper de Jong; per il successo finale, tutti dovranno fare i conti con il campione iberico.
Bocciato
Il nostro Matteo Arnaldi offre, senza dubbio, una prestazione solida, però il modo in cui Andrey Rublev crolla dopo aver ceduto la prima frazione al tie-break è inspiegabile per un tennista della sua caratura; la rabbia manifestata platealmente verso se stesso è il sintomo che c’è qualcosa che non va nella mente del 26enne moscovita.
Rimandata
Fine della corsa per Sofia Kenin che, dopo aver dato importanti segnali di risveglio con l’affermazione ai danni della giocatrice di casa Caroline Garcia, si ferma opposta alla giovane danese Clara Tauson, arrendendosi per 6-2 7-5.
La delusione più grande
Perde una partita ai limiti dell’incredibile Donna Vekic che, dopo tre ore e undici minuti, cede alla sorprendente Olga Danilovic con il punteggio di 0-6 7-5 7-6 (10-8) dopo essere andata a servire per il match sul 5-4 della frazione decisiva: un vero peccato per la 27enne croata che continua a sprecare occasioni importanti negli Slam.
Che sorpresa!
Prima volta negli ottavi di finale in un Major per Elisabetta Cocciaretto che sorprende la russa Ludmilla Samsonova, dimostrandosi più fredda nei momenti cruciali dell’incontro in cui l’avversaria commette, invece, troppi errori gratuiti; anche se il prossimo ostacolo, Coco Gauff, appare sulla carta proibitivo, siamo curiosi di vedere come la marchigiana proverà ad imbrigliare il tennis brillante della statunitense.
Getty ImagesAndrey Rublev