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Dopo l’eliminazione precoce nelle batterie dei 100 rana femminili di Tokyo 2020, nelle quali è stata squalificata per una gambata irregolare, Benedetta Pilato è tornata a casa. Una prima Olimpiade, quella della tarantina, nella quale ha, per una volta, mostrato di essere anche lei umana rivelando di essere una ragazza normale di 16 anni. Va anche detto che i 100 non sono, o meglio, non sono ancora, la sua distanza, dato che i 50, di cui è primatista del mondo, non sono specialità olimpica, e per lei è stato difficilissimo fare l’esordio a cinque cerchi in una gara che non sente ancora completamente sua. Prima di lasciare Tokyo Benedetta ha pubblicato un post su Instagram nel quale riepiloga la sua esperienza olimpica e si toglie, giustamente, qualche sassolino dalle scarpe.
“Finisce qui una delle esperienze più belle della mia vita. Avrei voluto fare di più - scrive Benedetta -. È la frase che mi ripeto da due giorni nella testa con le lacrime agli occhi. Sono partita con un obiettivo e purtroppo torno a casa con un po’ di delusione. Mi serve per crescere, per maturare e per riuscire meglio la prossima volta. Non sarà questo a cancellare la stagione magnifica appena finita, che porterò sempre nel cuore. Un Record del Mondo, una medaglia importante e l’onore di essere qui, circondata dai 5 cerchi, a rappresentare la mia Nazione. Torno con la consapevolezza di quello che valgo e con il sorriso. Non sono brava con le parole e non sono solita nel fare queste cose, ma è proprio nei momenti di difficoltà che ci rendiamo davvero conto di chi ci vuole bene e di chi ci resta vicino a prescindere da tutto. Volevo ringraziare la mia famiglia e il mio allenatore, che in queste due settimane mi è mancato tantissimo. Grazie a tutti e soprattutto a chi aspettava da tanto un mio momento buio, mi aiutate soltanto a fare ancora meglio”.
Getty ImagesBenedetta Pilato