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Arriva nelle prime ore della mattina giapponese di giovedì 5 agosto la medaglia numero 31 della spedizione italiana a Tokyo 2020, la numero 16 di bronzo.
A conquistarla è Gregorio Paltrinieri, splendido terzo nella 10 km di fondo nelle acque libere di Odaiba.
Il nuotatore carpigiano conquista quindi il secondo metallo della propria Olimpiade dopo l’argento negli 800 stile libero, candidandosi al ruolo di atleta copertina per l’Italia, almeno per quanto riguarda gli uomini, di tutti i Giochi.
Paltrinieri è peraltro il primo italiano ad andare sul podio nella 10 km, dopo l’argento di Rachele Bruni a Rio 2016.
Impossibile non rammentare la mononucleosi che a fine giugno sembrava aver messo irrimediabilmente ko il guerriero Gregorio, reduce dallo strepitoso Europeo di Budapest.
Niente di tutto questo perché cuore e grinta hanno spinto Paltrinieri ad andare oltre non tanto i propri limiti tecnici, bensì quelli fisici.
Dopo aver perso per pochi metri l’oro degli 800, solo la stanchezza gli ha impedito di andare a podio nei 1500, ma proprio quella delusione ha permesso a Paltrinieri di trovare energie insospettate per strappare il terzo posto nella Marathon.
Imprendibile il tedesco Florian Wellbrock, Gregorio è terzo alle spalle anche dell’ungherese Rasovszky, ma davanti al francese Olivier, al termine di una gara che ha visto Wellbrock fare da subito corsa a sé e Paltrinieri non cedere mai di un centimetro, bravo a restare aggrappato al gruppo dei migliori nella prima metà di gara, per poi accelerare dopo il quarto chilometro e sognare per qualche tratto di gara anche l’argento.
Ma almeno questa si è rivelata un’impresa impossibile per Paltrinieri che, insieme a Wellbrock, bronzo nei 1500 eguaglia Oussama Mellouli, primo atleta della storia a conquistare medaglie in vasca e in acqua nella stessa edizione dei Giochi: per il tunisino, oro nella 10 km a Londra 2012 e bronzo nei 1500.
Getty ImagesGregorio Paltrinieri, bronzo nella 10 km di fondo a Tokyo 2020