Momentaneo stop per un calciatore di Premier League: "Problemi di salute mentale"

Un famoso detto dice: “Qualcuno pensa che al gioco del calcio si giochi con i piedi. Sono gli stessi che pensano che al gioco degli scacchi si giochi con le mani”. In tutti gli sport, infatti, quello che conta prima di tutto è la testa. Per rendere al massimo c'è bisogno di star bene oltre che fisicamente anche psicologicamente. La salute psichica è dunque determinante per poter esprimere in campo tutto il proprio potenziale. Non mancano gli esempi di calciatori che, seppur dotati di capacità tecniche straordinarie, non sono riusciti a rendere come avrebbero dovuto per problemi legati magari a quesioni extra campo. 

Lyle Foster si ferma

Si inserisce in questo novero la storia di Lyle Foster, attaccante sudafricano classe 2000 del Burnley che ha deciso di prendersi del tempo per affrontare i problemi di salute mentale di cui soffre. Il club inglese ha confermato che il giocatore è in cura da specialisti e che lo aiuterà con tutto ciò di cui avrà bisogno: «A nome di Lyle Foster e della sua famiglia, ci è stato chiesto di fornire un aggiornamento sulla sua malattia. Lyle ci ha recentemente fatto sapere che continua a lottare con problemi di salute mentale e ci ha chiesto aiuto - ha comunicato il Burnley in una nota -. È nelle mani di specialisti, che gli danno l'aiuto e le cure di cui ha bisogno per guarire. Con l'amore e il sostegno della sua famiglia e di tutti a Burnley, faremo tutto il possibile per farlo stare meglio». Nonostante tutto, il centravanti prima di prendere la decisione di fermarsi aveva messo a segno tre gol e fornito due assist in otto presenze complessive. 

Getty ImagesLyle Foster, Burnley